La Roma, in una serata da brividi per clima ed emozioni, batte il Pescara grazie alla doppietta di Dzeko ed al rigore di Perotti e si riprende il secondo posto in compartecipazione con il Milan vittorioso ad Empoli, portandosi a -4 dalla Juventus capolista, caduta pesantemente a Genova.
Onore al merito alla squadra di Massimo Oddo, che al di là degli ormai noti sbandamenti della squadra giallorossa, ha saputo tener tiene testa alla squadra di Spalletti, tanto da spaventarla con i gol di Memushaj e Caprari e sfiorando nel finale il colpaccio del 3-3 con Verre.
La cronaca della partita in breve: la Roma parte subito fortissimo ed indirizza la gara con la doppietta lampo di Edin Dzeko, bravo prima a resistere alla carica di Biraghi ed a trovare la coordinazione per spedire in rete il piattone destro su cross di Perotti e poco dopo a sfruttare un cross da sinistra, sempre di Perotti.
Per il centravanti Bosniaco è il 12° centro in campionato e ci è mancato poco che raggiungesse quota 13, ma sull’ennesimo traversone di un ispiratissimo Perotti, spedisce di testa poco sopra la traversa.
Il Pescara accenna una timida reazione dopo il terribile uno-due incassato, ma grossi pericoli dalle parti di Szczesny non ne arrivano.
Inizia la ripresa ed accade quello che non ti aspetti: i giocatori della Roma restano con la testa negli spogliatoi, convinti di avere la gara in tasca ed il Pescara invece con merito la riapre, grazie ad un chirurgico sinistro di Memushaj che si infila in buca d’angolo.
E’ la scossa di cui la Roma aveva bisogno per ritrovare la giusta concentrazione ed i risultati non tardano ad arrivare: grazie anche ad una evidente ingenuità difensiva di Crescenzi, Perotti si guadagna un rigore netto che va a trasformare con la sua solita freddezza, ristabilendo il doppio vantaggio per i giallorossi.
Quando la gara sembra di nuovo in cassaforte, ecco il nuovo black out per gli uomini di Spalletti, che concedono di nuovo spazio di manovra agli avversari e l’ex Caprari ne approfitta per arroventare il finale, con una splendida conclusione di controbalzo nell’angolino.
E’ l’inizio di un quarto d’ora finale da brividi, nel quale la Roma, malgrado l’inserimento di Totti che ha provato ad illuminare la scena da far suo, non sembra più avere le idee per mettere paura al Pescara ed anzi, per poco, proprio allo scadere, Verre non autografa il clamoroso 3-3, sull’ultima sfuriata della squadra Abruzzese.
Finisce 3-2 ed al triplice fischio finale è festa grande per la compagine giallorossa, per una vittoria tanto sofferta quanto importante ai fini della classifica e del morale: domenica alle 15, sarà di scena il Derby Capitale e servirà ben altra concentrazione per battere la squadra guidata da Inzaghi.
Dzeko a fine gara ha dichiarato che così non si vincono i derby, parole alle quali ha fatto eco Luciano Spalletti, che gli ha risposto per le rime dicendo che allora si deve sacrificare maggiormente per la squadra: schermaglie che possono dare adito a tensioni interne allo spogliatoio, ma che se prese in maniera costruttiva, possono essere la base per preparare al meglio la super sfida di domenica prossima.
IL TABELLINO
Roma: Szczesny, Peres, Rudiger, Fazio, Emerson, Gerson (72’ Totti), Strootman, Nainggolan (64’ De Rossi), Salah, Dzeko (92′ Vermaelen), Perotti.
Pescara: Bizzarri, Vitturini (46’ Verre), Zuparic, Biraghi, Zampano, Brugman, Memushaj, Crescenzi, Benali (78′ Cristante), Pepe, Bahebeck (5’ Caprari).
Arbitro: Irrati.
Reti: 7’, 10’ Dzeko, 60’ Memushaj, 71’ rig. Perotti, 74’ Caprari.
Ammoniti: Rudiger, Emerson, Nainggolan, Zuparic, Biraghi, Caprari.