La Lazio, con un gol per tempo, batte 2-0 una Roma non al meglio e mette le mani sulla finale di Tim Cup: grande prova quella della squadra di Inzaghi, grazie ad una perfetta interpretazione della gara, nella quale ha saputo imbrigliare i giocatori chiave giallorossi, Nainggolan su tutti, non consentendo giocate rilevanti agli uomini di Spalletti, che a conti fatti, non hanno mai chiamato il portiere avversario ad interventi importanti, tolta un’occasione sporca nel secondo tempo: era dalla finale del 2013 che la squadra biancoceleste non vinceva un derby e dal 2009 che non ne vinceva uno con due gol di scarto.
Il ritorno si giocherà ad inizio aprile e la qualificazione, per quanto per il momento sia evidentemente appannaggio dei biancocelesti, è ancora aperta: certo, ci vorrà la gara della vita per la brigata Spalletti, anche perché la Lazio venderà carissima la pelle, pur di dare un senso forte alla stagione, nonché una grande soddisfazione ai suoi tifosi.
La gara in breve: primo tempo vibrante, con la manovra, come nelle attese, impostata prevalentemente dalla Roma, mentre la Lazio, sistemata da Inzaghi con un accorto 3-5-2, agisce di rimessa.
Dopo un paio di tentativi fuori misura di Dzeko ed un colpo di testa centrale di Fazio, nella fase centrale di primo tempo le occasioni migliori sono tutte per i biancocelesti: Milinkovic di testa e Immobile in diagonale impegnano Alisson in un paio di interventi importanti.
È il preludio al gol che arriva al 30’, quando Biglia recupera palla a metà campo e la serve a Milinkovic, che a sua volta lancia nello spazio Felipe Anderson: quest’ultimo salta Fazio, evidentemente fuori tempo e fuori posizione sul Brasiliano e mette indietro rasoterra per il sinistro di prima intenzione dell’accorrente Milinkovic, che di prima batte Alisson.
La Roma con Dzeko prova a reagire subito, ma la Lazio regge fino all’intervallo, rendendosi pericolosa con un paio di contropiedi non concretizzati.
Inizia la ripresa e la Roma fatica a contenere le sfuriate laziali: ci provano Felipe Anderson e Parolo, senza però trovare la porta.
La Roma si riaffaccia con Salah, che in uno dei rari squilli della sua partita, scheggia il palo con il mancino, imbeccato da Nainggolan.
Entrano Perotti, Keita ed El Shaarawy, la Roma ci prova, ma a raddoppiare è la Lazio: Keita salta nettamente Manolas, va sul fondo e serve sul secondo palo l’accorrente Immobile, che si libera della marcatura di Rudiger (indegni i ripetuti buuhh dei “tifosi” laziali nei suoi confronti) e timbra a porta vuota il 2-0 biancoceleste.
Siamo al 78’, ma la Roma non riesce più a reagire: l’assedio finale e l’ingresso di Totti non portano risultati e dunque vince 2-0 la squadra di Inzaghi, che al ritorno avrà un bel margine di vantaggio da gestire.
LAZIO: Strakosha, Bastos, de Vrij, Wallace, Basta, Parolo, Biglia, Milinkovic (Dal 91’ Murgia), Lukaku (Dal 80’ Crecco), Felipe Anderson (Dal 67’ Keita), Immobile.
ROMA: Alisson, Rudiger, Fazio, Manolas, Peres (Dal 86’ Totti), Paredes (Dal 64’ Perotti), Strootman, Emerson, Salah (Dal 69’ El Shaarawy), Nainggolan, Dzeko.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Reti: 30’ Milinkovic, 78’ Immobile.
Ammoniti: Parolo, Rudiger, Strakosha, Biglia.