La Roma raggiunge le semifinali della Tim Cup e lo fa dopo una gara più faticosa delprevisto, contro un ottimo Cesena e decisa solo nel finale del recupero del secondo tempo, grazie ad un generoso calcio di rigore realizzato da Totti, per un dubbio fallo del portiere Agliardi su Strootman.
La Roma è apparsa deconcentrata, con l’atteggiamento della squadra consapevole di aver già li risultato in tasca, ma non ha fatto i conti con l’ottima predisposizione psico-fisica e tattica del Cesena di Camplone, decisamente pronto per la Serie A: i Romagnoli hanno avuto il merito di resistere per tutta la partita agli attacchi degli uomini di Spalletti, sfiorando più volte il vantaggio e riacciuffando subito il pareggio, dopo il bel gol del solito Dzeko.
Ora in semifinale ci sarà la Lazio: dopo il famoso 26 maggio di 4 anni fa, la Roma ha l’occasione di prendersi, seppur solo in parte, la sua rivincita.
La gara in breve: la Roma parte bene e crea due buone occasioni, prima con El Shaarawy, che smarcato in area, tocca sottomisura contro il corpo di Agliardi e poi con Manolas, che con una stilettata da fuori area va a fare la barba al palo alla destra del portiere bianconero.
E’ solo un fuoco di paglia, perché il Cesena non si scompone ed inizia a prendere il comando delle operazioni: Spalletti perde per infortunio muscolare Perotti (al suo posto Dzeko) e si arrabbia per le occasioni che i suoi concedono agli avversari, prima a Rigione, che trova la deviazione quasi decisiva di Paredes e poi a Kone, che arriva a colpire il palo su assist da calcio di punizione di Vitale.
Il neo entrato Dzeko spaventa Agliardi deviando di poco sopra la traversa un centro di Totti, ma anche in questo caso è solo un lampo: per due volte in 10 minuti, prima di testa e poi di piede, lo scatenato Rodriguez chiama Alisson all’intervento salva-risultato.
Ed al termine del primo tempo, ad accompagnare l’uscita dal campo della Roma, sono soltanto i meritati fischi dei 26.000 dell’Olimpico.
Spalletti capisce che è il caso di cambiare ed inserisce Nainggolan all’intervallo ed proprio l’elettricità del belga a far cambiare faccia alla Roma: Agliardi, però, è attento sul suo fendente da fuori area.
La Roma appare rinvigorita e Dzeko è protagonista in tre occasioni: prima calcia a lato di un nulla col sinistro, quindi trova il piede di Agliardi ed infine si divora il vantaggio con una deviazione ravvicinata, troppo debole per impensierire il portiere ospite.
Ma che sia un’altra Roma lo si è capito ed il vantaggio non tarda ad arrivare, grazie al bomber Bosniaco che al 68′ raccoglie l’assist di El Shaarawy e da due passi batte finalmente Agliardi, al termine di una bella azione in velocità ed in verticale dei giallorossi.
Il vantaggio però non è che un’illusione: passano appena 5 minuti e Alisson e Manolas, il Greco tra i peggiori in campo, si scontrano comicamente, consentendo a Garritano di segnare il gol dell’1-1 a porta sguarnita.
Tutto da rifare per la Roma, che nel finale si getta in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio: l’occasione buona ce l’ha Totti su punizione, ma Agliardi è super sul missile del Capitano.
E quando il Cesena pensa di aver portato la gara ai supplementari, ecco l’episodio chiave al 96′: Strootman si scontra con Agliardi in uscita, Maresca indica (molto generosamente) il dischetto e Totti, dagli 11 metri, realizza il 2-1 che vale la semifinale.
Roma-Lazio può iniziare.
IL TABELLINO
Roma: Alisson, Rüdiger, Manolas, Juan Jesus (46′ Nainggolan), Bruno Peres, Paredes, Strootman, Mario Rui, Perotti (21′ Dzeko), El Shaarawy (82′ Emerson), Totti.
Cesena: Agliardi, Perticone, Rigione, Ligi, Balzano, Kone, Laribi (57′ Garritano), Vitale, Renzetti, Ciano (73′ Cocco), Rodriguez (86′ Panico).
Arbitro: Fabio Maresca di Napoli.
Gol: 68′ Dzeko, 73′ Garritano, 96′ Totti.
Ammoniti Laribi, Garritano, Rodriguez, Manolas.