La Roma asfalta il Palermo con un secco 4-1 nel posticipo della nona giornata di serie A ed in un sol colpo cancella i fantasmi del finale di partita di giovedì scorso contro l’Austria Vienna in Europa League, riagganciando il Milan al secondo posto ed avvicinandosi a -2 dalla capolista Juventus, sconfitta proprio dal Milan nell’anticipo di sabato sera a San Siro.
All’Olimpico, è andata in scena una sfida dove non c’è mai stata storia, troppo netto il divario tecnico/tattico e fisico tra le due squadre: i giallorossi hanno preso in mano le redini del gioco sin dalle prime battute, grazie soprattutto all’impatto sulla partita di alcuni degli uomini chiave di Spalletti, Dzeko e Salah su tutti, ma anche il Faraone, che pare recuperato definitivamente e Fazio e Paredes, autori di prestazioni sempre più convincenti.
La prima avvisaglia che per il Palermo sarà una serata difficile arriva dopo pochi minuti, quando Dzeko verticalizza per El Shaarawy, bravo a non cadere nella trappola del fuorigioco, ma non freddo nel tentativo di piazzarla col piattone, a tu per tu con Posavec: il giovane portiere croato, qualche minuto più tardi, si mette in mostra respingendo prima un tiro del Faraone e poi una conclusione dalla distanza di Emerson.
Al 31′, però, la Roma passa: Paredes recupera palla a centrocampo ed innesca Dzeko che vede e serve sulla corsa Salah, il quale resiste alla pressione di Goldaniga e di sinistro infila sotto le gambe del portiere rosanero.
Passano pochi minuti e Juan Jesus la combina grossa al limite dell’area, regalando una punizione allo specialista Diamanti: il sinistro a giro dell’ex Bologna, però, termina alto sopra la traversa.
Nella ripresa il copione non cambia, la Roma spinge subito il pedale dell’acceleratore e grazie anche all’aiuto involontario di Posavec, raddoppia sugli sviluppi di un calcio di punizione di Paredes, che defilato sul lato corto di sinistra dell’area di rigore del Palermo, opera un cross che nessuno tocca e che il portiere rosanero si butta da solo in porta, con il più goffo degli interventi.
Sotto di due gol, il Palermo non trova la forza di reagire, la Roma capisce che è il momento di chiudere la gara e con Dzeko cala il tris, grazie ad un destro piazzato dal limite dell’area.
A quel punto De Zerbi, nel tentativo di salvare la faccia, getta nella mischia Quaison al posto di un impalpabile Chochev e lo svedese si inventa un gol dalla distanza che permette ai rosanero di segnare almeno la classica rete della bandiera.
Qualche istante dopo entra Totti, salutato da una vera e propria ovazione ed il capitano giallorosso dà il via all’azione del quarto gol: Salah riceve palla da Totti ed a sua volta serve in velocità El Shaarawy che stavolta non sbaglia, punendo Posavec con un colpo d’esterno destro.
La partita sostanzialmente finisce qui, ma in pieno recupero, Totti diletta la platea con un’altra giocata delle sue mandando Strootman, subentrato al Ninja, da solo in area: il centrocampista Olandese salta il portiere, ma da posizione defilata non riesce a trova la porta e sul susseguire dell’azione, El Shaarawy manda alle stelle colpendo frettolosamente da buona posizione.
E’ l’ultima emozione di un match mai messo in discussione.
IL TABELLINO
Roma: Szczesny, Emerson, Manolas, Fazio, Juan Jesus (46′ Florenzi), De Rossi, Paredes, Salah, El Shaarawy, Nainggolan (69′ Strootman), Dzeko (80′ Totti).
Palermo: Posavec, Cionek, Goldaniga, Andelkovic, Morganella (60′ Rispoli), Bruno Henrique, Gazzi, Aalesami, Diamanti (72′ Jajalo), Chochev (69′ Quaison), Nestorovski.
Arbitro: Gianpaolo Calvarese di Teramo.
Gol: 31′ Salah, 51′ Paredes, 68′ Dzeko, 80′ Quaison, 82′ El Shaarawy.
Ammoniti Manolas, Goldaniga, Juan Jesus, Chochev, Salah.